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Associazione, Didattica

Da Scrittura Corsiva a SMED

Pubblicato il 29 Novembre 2016

Pubblichiamo l’intervento di Monica Dengo al convegno “La scrittura a mano ha un futuro?” organizzato dall’Associazione Calligrafica Italiana (Milano, Archivio di Stato, 25-26 novembre 2016)

Innanzitutto voglio ringraziare l’ACI, e in particolare James Clough per avermi invitata a questa conferenza, dandomi l’opportunità di raccontare il lavoro che io e tante persone con me, abbiamo svolto in questi anni per la promozione della scrittura a mano nella scuola pubblica e non solo.

Premetto che il nostro è stato sempre un intento pratico. Non sappiamo se nella scuola si continuerà ad insegnare la scrittura a mano, certamente gli insegnanti per farlo hanno bisogno di praticarla loro stessi e di conoscerne le regole, e hanno anche bisogno di strumenti pratici per insegnarla.

Sotto il nome di Bracciolini

Il mio lavoro nelle scuole è iniziato nel 2008 presso l’Istituto Comprensivo di Terranuova Bracciolini, un comune in provincia di Arezzo, in Toscana. Il dirigente scolastico Alberto Riboletti mi ha contattata chiedendomi di insegnare calligrafia ai bambini delle scuole elementari. Io ho accettato l’invito proponendo più semplicemente di insegnare scrittura a mano.

Mi ero già occupata di scrittura a mano con la pubblicazione del libro Le Penne in Pugno con l’Editore Giannino Stoppani di Bologna nel 2007, poi pubblicato anche in Francia, Estonia e Canada. Sicuramente il progetto a Terranuova mi ha consentito di capire e migliorare sia il modello proposto, sia il modo in cui presentarlo.

Dopo un primo periodo di prova ho avviato, di concerto con l’Istituto, un programma di insegnamento basato su un modello ricavato dalle forme della scrittura italica, seguendo quattro classi dal primo al quinto anno.

Il programma prevedeva un mio intervento di un’ora in ciascuna classe per quasi tutto l’anno e un programma parallelo per la formazione degli insegnanti.

Il lavoro si è rivelato un’ottima esperienza. E oltre alla scrittura ho fatto lavorare i bambini anche con la legatoria, ottima per lo sviluppo della manualità.

Il progetto per Terranuova diventa un sito

Tra i principali risultati del progetto, ne voglio qui illustrare almeno 4:

  • La nascita del sito scritturacorsiva.it
  • la creazione della font Italica
  • la nascita della Masterclass “Imparare a scrivere a mano nell’era digitale” in collaborazione con il Lab.Com. dell’Università Ca’ Foscari (Venezia).
  • la fondazione dell’associazione SMED – Scrivere a Mano nell’Era Digitale

Questi sono libretti prodotti dai bambini di quinta elementare alla fine del progetto.

In seguito al progetto di Terranuova, abbiamo pubblicato il sito Scrittura Corsiva nell’estate del 2012 con l’idea di mettere a disposizione gratuitamente tutto il materiale sviluppato sul percorso di apprendimento del modello di scrittura basato sull’italico.

Non un sito sui metodi e la didattica quindi, ma solo su un modello di scrittura chiaro che consenta di capire le forme delle lettere e le loro evoluzioni nel corsivo.

Alla realizzazione del sito Scrittura Corsiva ha collaborato anche Laura Bravar, autrice della casa editrice Erickson ed esperta nella riabilitazione di bambini con disturbi specifici come la disgrafia, che avevo conosciuto anni prima e che in tante occasioni mi aveva aiutata a trovare soluzioni nella realizzazione del progetto a Terranuova. Laura ci è stata di grande aiuto.

Con lei e altre 5 persone nel 2014 abbiamo anche pubblicato il libro Le difficoltà grafo-motorie nella scrittura.

Oggi scritturacorsiva.it ha una media di 300 visite al giorno, non sappiamo chi siano, ma negli anni molti insegnanti ci hanno scritto e hanno anche inviato i lavori dei bambini a dimostrazione che il progetto funziona.

Una sezione del sito è dedicata ai libri, tutti auto-prodotti: Il corsivo naturale è un piccolo manuale e Come Imparare a Scrivere Meglio spiega il modello e quali esercizi fare.

Il libro Scrittura Corsiva invece raccoglie il materiale didattico e le riflessioni sull’insegnamento di un diverso modello di scrittura nella scuola primaria. Modello che va inteso come il modello base da cui si sviluppano tutti gli altri e non come modello alternativo o unico.

Italica. Una font per scrivere a mano…

Durante i cinque anni di lavoro in classe con i bambini di Terranuova, uno dei problemi maggiori era stata la mancanza di libri e testi con esempi di questa scrittura. Inizialmente scrivevo tutto io a mano, secondo le indicazioni delle insegnanti, un lavoro enorme. Le insegnanti erano state bravissime e avevano imparato a scrivere con il nuovo modello, ma la loro scrittura comunque non era perfetta e i bambini tendevano a copiare anche tutte le imperfezioni.

Ad ogni modo, per aiutare gli insegnanti si è resa necessaria la creazione di una font.

L’idea di realizzare una font mi era sembrata all’inizio una contraddizione: i bambini copiano e imitano, se i grandi non trasmettono l’amore per la scrittura a mano, i bambini non sono motivati ad imparare. Per questo motivo la nostra font non intende sostituire la scrittura manuale dell’insegnante bensì affiancarla, integrarla. Restiamo dell’idea, sia chiaro, che l’amore per la scrittura a mano si trasmetta scrivendo a mano.

La font Italica è nata dalla collaborazione tra me e il type designer Riccardo Olocco, con il contributo dell’Istituto Comprensivo di Terranuova Bracciolini.

Qui vedete la pagina del sito Scrittura Corsiva, in cui si spiega questa font.

Nel realizzare Italica ci siamo posti l’obiettivo di riprodurre la naturalezza del segno. Senza correggere o perfezionare i tratti scrittori sono state mantenute le piccole irregolarità prodotte scrivendo sulla carta. Ciò, forse, allontana quindi l’idea di copiare qualcosa di perfetto.

Essendo Italica una font OpenType, molti insegnanti avevano problemi ad inserirla nei propri computer o in quelli della scuola e dopo molti tentativi, il problema è stato ottimamente risolto dal designer Daniele Capo, che ha sviluppato la pagina Fontest all’interno del sito Scrittura Corsiva. Qui vedete appunto quella pagina, sul riquadro bianco ho scritto italica per mostrarvi che l’utente può scrivere un testo sia slegato sia legato e con l’aggiunta delle forme alternative, come l’asola sulla l.

Grazie a questo strumento, chiunque acceda alla pagina può inserire un testo di qualsiasi lunghezza, attivare o meno le legature e le forme alternative, e stampare un testo della grandezza desiderata. Agli insegnanti quindi non serve più inserire la font nel computer.

La formazione degli insegnanti

E siamo alla masterclass. Purtroppo qui non ho immagini da farvi vedere, ma questa è la storia:

Sempre nel 2012 l’associazione BarchettaBlu di Venezia ha proposto a me e Laura Bravar un corso alla Fondazione Querini Stampalia, orientato a formare prevalentemente insegnanti. Il corso, intitolato “Scrivere come disegnare” si è svolto fra ottobre 2012 e maggio 2013 ed è lì che si è formato il primo gruppo che avrebbe in seguito fondato l’associazione SMED, Scrivere a Mano nell’Era Digitale.

Poco tempo dopo sono stata contattata da Fabio Caon, direttore del Laboratorio di Comunicazione Interculturale e Didattica all’Università Ca’ Foscari di Venezia, per l’organizzazione di una masterclass di alta formazione.

Con il nome “Imparare a scrivere a mano nell’era digitale: aspetti cognitivi e interculturali e loro implicazioni glottodidattiche”, la prima masterclass è stata avviata nel novembre 2014 ed è terminata nell’aprile 2015. L’obiettivo è stato il “consolidare e valorizzare la funzione pedagogica e formativa della scrittura manuale”, prevedendo anche delle proposte didattiche per lo sviluppo educativo interculturale legate alla presentazione di diversi alfabeti e scritture non alfabetiche.

La masterclass è composta da 12 ore in presenza e 78 on-line, cioè con la spedizione delle scansioni dei fogli scritti a mano, correzione a mano e rispedizione via email.

La seconda edizione si è tenuta quest’anno fra marzo e settembre e gli insegnanti iscritti hanno potuto usufruire del bonus offerto dal MIUR.

I docenti coinvolti finora sono stati Fabio Caon e Barbara D’Annunzio del LabCom, Laura Bravar e me, per la parte in presenza e Massimo Gonzato e Caterina Giannotti per la parte on-line. Dal 2014 siamo tutti iscritti all’elenco dei formatori del LabCom.

Al momento non abbiamo una nuova data, ma SMED sta già raccogliendo i nomi delle persone interessate.

Grazie a questa Masterclass oggi in varie parti d’Italia ci sono insegnanti che stanno mettendo in pratica quanto acquisito e lo stanno condividendo con altri insegnanti, nelle scuole presso cui lavorano.

Questa è secondo noi la situazione ideale: l’insegnante appassionato che porta un nuovo modo di insegnare la scrittura dentro alla propria scuola. Proprio in questo periodo sto seguendo uno di questi casi in una scuola della Sardegna, dove tutta la scuola, dall’infanzia alle medie, è coinvolta in un progetto portato avanti da un’insegnante di ruolo che aveva partecipato alla nostra Masterclass.

La nascita di SMED

Più o meno negli stessi anni il gruppo di lavoro venutosi pian piano a formare intorno al progetto Scrittura Corsiva ha deciso di collaborare con l’organizzazione della masterclass e di fondare l’associazione SMED – Scrivere a Mano nell’Era Digitale – per “promuovere, diffondere e sostenere lo studio, la conoscenza, l’apprendimento e le buone pratiche relative alla scrittura a mano”.

Grazie all’associazione, di cui oggi Massimo Gonzato è il presidente, sono state prodotte le dispense, utilizzate per la parte on-line della Masterclass e sono stati condotti i primi laboratori per bambini e appassionati di ogni età organizzati in occasione di eventi come Fa’ la cosa giusta! a Milano, il Trentino Book Festival, l’open day di Tipoteca Italiana a Cornuda in provincia di Treviso e mostre come “Aldo Manuzio, Il rinascimento di Venezia” e “ I capolavori miniati della Fondazione Cini”, sempre a Venezia.

Ora SMED sta per fare un altro passo importante. La stampa dei materiali necessari per l’insegnamento.

Prima sono stati realizzati gli alfabetieri, che includono anche qualche accenno storico e le spiegazioni del ductus.

E ora sono sono stati completati i primi quaderni della serie Scriviamo in Italica, manuali di 48 pagine pensati per l’insegnamento di maiuscole e minuscole e corsivo.

Questo è il colophon, dove potete vedere i tre manuali.

Fabriano, mostrando di credere in questo progetto, ci ha generosamente fornito la carta e ora stiamo raccogliendo contributi per stampare i quaderni e farli circolare, per ora in forma di auto-pubblicazione, fra soci, insegnanti, genitori e bambini di ogni età.

Questa è una pagina di uno dei libri, ma credo che sia possibile visionare due copie-campione. Le ha portate da Verona Daniela Moretto, che ha curato il progetto e coordinato i contributi di tutti.

Ecco, questo è quanto abbiamo fatto finora. Vi saluto e spero che grazie al lavoro di tutti noi la scrittura a mano abbia un futuro.

Grazie, buona serata.

Monica Dengo

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