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Didattica

Scrivere a mano all’I.C. di Terranuova Bracciolini

Pubblicato il 28 Agosto 2016

Pubblichiamo la relazione della nostra socia insegnante Eleonora Ambrusiano, sul suo ciclo di lezioni di scrittura con i ragazzi di scuola media all'I.C. di Terranuova Bracciolini (a.s. 2015-2016)

A partire dal 2009 il dirigente scolastico e l’amministrazione del comune aretino che ha dato i natali a Poggio Bracciolini hanno proposto e finanziato per alcune classi delle scuole dell’Istituto Comprensivo un corso annuale di scrittura a mano e introduzione alla calligrafia.

Passaggio di testimone

Da quel corso, condotto da Monica Dengo, è nato il progetto Scrittura Corsiva per l’insegnamento della scrittura italica a scuola. Nella primavera 2016 l’iniziativa didattica è proseguita con la mia collaborazione. Il laboratorio che ho tenuto era articolato in cinque lezioni nell’arco di due mesi, verteva sull’acquisizione e la pratica del modello italico come proposto dal progetto Scrittura Corsiva, ed era rivolto agli allievi della scuola secondaria inferiore che avevano imparato a scrivere in corsivo alla scuola primaria. Una parte di loro aveva già confidenza col modello italico avendolo appreso nel corso delle lezioni tenute negli anni scorsi da Monica.

Nella prima lezione abbiamo esordito con gli esercizi di ritmo (rimbalzi, onde, zig zag, ecc.) eseguiti sul quaderno sfruttando tutta l’altezza del rigo proprio per consentire la massima concentrazione nell’esecuzione del gesto e delle forme da riprodurre. In seguito, partendo proprio dai ritmi, ho introdotto i gruppi di lettere: onde e aste, rimbalzo, zig zag, ovali o antiorarie, doppia curva e a chiocciola. Anche in questo caso gli studenti erano invitati a utilizzare tutta l’altezza del rigo per scrivere le lettere. Ho proposto anche esercizi specifici per la spaziatura, sperimentando combinazioni diverse degli stessi gruppi (lettere all’interno del gruppo), facendo colorare gli spazi tra le lettere e anche gli spazi negativi delle singole lettere del gruppo (per esempio n, b, r, ecc.) e soprattutto, cercando di stimolare lo sviluppo di un gusto visivo con cui osservare e analizzare il proprio lavoro. Tra l’altro, si è cercato di sviluppare un po’ di senso delle proporzioni, curando le dimensioni di ogni lettera rispetto alle altre, e segnalando il caso della f, che è l’unica lettera dell’italico che è dotata sia di tratto ascendente sia di tratto discendente. Per testare e sperimentare l’uso dello spazio, gli esercizi di ritmo sono stati realizzati anche su fogli formato A4 privi di righe consentendo l’uso di pennarelli o matite colorate e l’esecuzione in varie dimensioni a scelta.

Dai ritmi alle legature

Nel corso della seconda lezione abbiamo ripreso gli esercizi di ritmo con i pennarelli su fogli bianchi A4 e anche su A3. Successivamente, sempre a partire dai ritmi, sono state introdotte le legature inferiori (o diagonali) facendo prima scrivere varie combinazioni di lettere e poi le parole. E ponendo fin da subito attenzione a una corretta spaziatura.

Durante la terza lezione abbiamo proseguito con gli esercizi in corsivo, introducendo le legature orizzontali o superiori e ripassando quelle inferiori. Abbiamo familiarizzato con le forme alternative di alcune lettere e fatto degli esercizi per impararle. Per esercitare le abilità manuali abbiamo fatto aeroplani di carta e creato un piccolo fascicolo a partire da un foglio A3 e la copertina corrispondente senza far uso di colla, solo piegando e ripiegando il foglio.

Legatura degli esercizi

Nella quarta lezione abbiamo fascicolato i fogli formato A4 con i ritmi realizzati in precedenza, li abbiamo rilegati con lo spago e dotati di una copertina in carta da pacco decorata con scritte anche sulla seconda e terza di copertina. D’accordo con la docente, i ragazzi di 2a D hanno potuto esercitarsi a scrivere sul fascicoletto un componimento che è stato poi utilizzato nell’ambito del progetto sulla poesia. Inoltre, visto che alcuni avevano espresso la curiosità di conoscere le classiche maiuscole del corsivo inglese, ho mostrato una gamma di possibili abbellimenti dello stampato maiuscolo.

Quaderni

Finale in bella copia

Durante la quinta lezione, dopo le correzioni e un’ulteriore prova di scrittura in brutta copia sul quaderno della poesia scelta tra quelle studiate (Sereno di Ungaretti per la classe 2a B e Temporale di Pascoli per la classe 2a D), è stata scritta la bella sul cartoncino colorato già predisposto con squadratura e righe.

Per i miei allievi (e per me) l’esperienza è stata positiva. Credo che lavorando insieme siamo riusciti a condividere il piacere di scrivere e la consapevolezza che la scrittura non è un’abilità che si acquisisce una volta per tutte, ma una competenza che tutti possiamo migliorare con un po’ di esercizio e di passione.

Eleonora Ambrusiano

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